Il cinema in Psicoterapia

Il cinema in psicoterapia è un format che racconta i film con gli occhi dello psicoterapeuta, offrendo una prospettiva clinica e al tempo stesso umana. Brevi sequenze cinematografiche si intrecciano con la discussione di gruppo, che diventa spazio di confronto e riflessione. Le osservazioni dei partecipanti aprono il dialogo, trasformando l’incontro in una conversazione corale, viva e condivisa.

Ritagli

Ritagli nasce dal gesto semplice di scegliere frammenti di giornale – immagini, parole – e combinarli in un nuovo ordine, lasciandoli diventare occasione di racconto. È un incontro ideato da due psicoterapeuti che propone esperienze pratiche in un piccolo gruppo. Da queste attività prende forma un dialogo guidato, pensato per stimolare la riflessione e favorire la conoscenza reciproca tra i partecipanti.

La perturbazione del nucleo

La perturbazione del nucleo è un’esperienza collettiva di abreazione, una scarica emotiva intensa e catartica. Non è teatro, né una performance: non ci sono copioni, ognuno si muove liberamente, seguendo il ritmo ipnotico di suoni e rumori. Nel cerchio non servono nomi o parole, solo corpi che esprimono emozioni profonde nel rispetto di poche regole condivise.

Da quando ho smesso di aspettare Godot

"Da quando ho smesso di aspettare Godot”, sottotitolo “il mio rapporto con lui è notevolmente migliorato”, è uno spettacolo che si lega idealmente al dramma di Samuel Beckett “Aspettando Godot”, immaginando che uno dei protagonisti, motivato dal suo malessere, in cerca di un cambiamento esistenziale, si rivolga a uno psicoterapeuta. Ne nasce una rappresentazione del “dietro le quinte” di un possibile percorso terapeutico. La performance nasce da un gruppo di ricerca e crescita personale composto da undici attori non professionisti

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